ARTICOLI FENG SHUI
Decalogo per un sano dormire attraverso l’approccio dell’architettura Feng Shui
Fare una consulenza di Architettura Feng Shui bisogna avere molte conoscenze e sensibilità acquisite.

Video con l’Arch. Pierfrancesco Ros

Qui di seguito analizziamo solo la camera da letto in un decalogo specifico atto a far comprendere cosa significa un approccio di consuelnza.
Secondo i principi del Feng Shui della “Scuola della Forma e Bussola” bisognerebbe:

* Osservare la testiera che sia protetta da un muro pieno senza finestre e sia fuori dell’asse della porta (il letto non dovrebbe dare i “piedi” alla porta).
* Osservare che il letto non sia “tagliato” dalla linea che congiunge la porta con la finestra.

Rimedio: se non si può spostare il letto in posizioni favorevoli almeno metterlo in modo che la linea porta finestra percorra la parte dei piedi e non la testa.

* Osservare la stanza e le sue proporzioni rispetto al letto: se siamo in soffitta vedere di mettere il letto nelle parti meno oppressive.

Rimedio: meglio con la testiera messa verso il muro con altezza maggiore in modo che chi dorme abbia uno spazio di “respiro” sopra la testa.

* Osservare che le travi a vista non siano troppo basse e che non “taglino” orizzontalmente il letto

Rimedio: mettersi al di fuori delle travi, mettere un letto a baldacchino, mettere un lenzuolo sopra al letto attaccato alle travi in questione.

* Osservare i punti poco illuminati: evitare il letto in spazi senza luce naturale o in zone anguste e chiuse o in soppalchi ciechi e bassi.

Rimedio: mettere le luci colori, tende, campiture in modo da allargare o innalzare lo spazio

* Osservare le stanze troppo alte o troppo illuminate: evitare stanze troppo alte poiché danno il senso d’instabilità o troppo illuminate (a Sud o con forti luci artificiali).

Rimedio: creare un controsoffitto, colorare il soffitto in modo da “abbassarlo”, usare luci in modo che diminuiscano lo spazio.

* Osservare le stanze troppo illuminate: a Sud o con forti luci artificiali.

Rimedio: usare luci calde (lampade in carta di riso ecc.) con forme morbide.

* Osservare l’orientamento della stanza: meglio a Nord, o vedere, rispetto al lotto e alla situazione contingente, di mettere la stanza da letto in una stanza fresca, in ombra, non esposta ad una strada o piazza ma verso la corte interna in punti di minore attività sociale.

Rimedio: isolare le pareti sia termicamente sia acusticamente con materiali bioedili.

Osservare l’orientamento del letto: se dopo aver osservato questi punti si riesce a mettere il letto con la testiera a Nord tanto meglio (una ricerca medica tedesca ha rivelato che riposando nella posizione giusta si aumenta del 7% la fase rem del sonno, che è quella deputata al vero riposo).

* Osservare la stanza e l’adiacenza ad altri locali: meglio non avere la porta del bagno che si annette alla stanza da letto (diminuzione “energetica” del locale notte), o soprastante un garage (masse metalliche).

Rimedio: spostare le grosse masse metalliche dal garage, colorare la porta del bagno del colore del muro.

* Osservare il letto e l’adiacenza della testiera ad altri locali: meglio evitare di avere la testa sul muro adiacente allo scarico del water, o adiacente ad un televisore o computer (il cono retrostante il televisore passa il muro disturbando il sonno).

Rimedio: insonorizzare la parete del bagno con materiali bioedili (sughero, materiali in fibra di legno ecc.)

* Osservare gli arredi e le loro proporzioni: no arredi alti o incombenti di fronte o lateralmente al letto.
* Osservare se si hanno elementi “eccitanti” come specchi od oggetti riflettenti.

Rimedio: provare a coprirli con un lenzuolo.

* Osservare se si hanno arredi con forme morbide, curvilinee, senza spigoli specialmente nei punti di passaggio.

* Osservare se si hanno colori “riposanti” (colori pastello, delicati) e non eccitanti (colori troppo “vivi”). Evitare di mettere troppo nero o rosso o colori troppo accesi.

Secondo i principi del Feng Shui Interiore bisognerebbe:

* Osservare come viviamo la zona notte: la zona notte è vissuta come tana, grotta (letti avvolgenti o ad angolo della stanza), o come nido (letti a castello a soppalco) per capire meglio la propria attitudine psicologica.

* Osservare come il mondo simbolico sia più “vivo” in questa stanza grazie al fatto che in questo luogo viviamo uno stato più inconscio e senza difese.

* Da cui osservare come “percepiamo” oggetti e il loro referente simbolico: ogni oggetto è scelto e quindi ha un referente conscio o non, del nostro mondo interno, ogni oggetto è lo specchio di come siamo di cosa desideriamo, da cui ci sono oggetti che si legano ad un passato, talvolta sofferente o ormai risolto che però a livello simbolico continuano a interagire con il nostro mondo inconscio disturbandolo. Quindi bisognerebbe individuare questi oggetti e spostarli dalla zona notte. Questo semplice atto fatto in modo consapevole può cambiare di molto la stato del riposo.

* Osservare come talvolta gli oggetti ci sono regalati, ma con che pensiero? E come ha vissuto la persona con questi oggetti? (si può dire che ogni oggetto registri una “memoria”).

* Osservare se la camera ha funzioni multiple: meglio non avere (se non con dovuti accorgimenti) la zona studio in camera (non si sposano bene lavoro con riposo) o zona delle attività (una ciclette o panca da palestra in camera) proprio per un continuo richiamo inconscio al lavoro.
* Osservare la pulizia: per fare entrare bisogna togliere …. la casa o camera “respira” questo pensiero proiettandolo su di noi che lo alimentiamo. Ci riempiamo di cose inutili che impediscono a livello simbolico un ricambio della vita rendendola talvolta stagnante. Una pulizia dello spazio della camera (togliere, regalare o buttare via) è il modo più rapido per fare entrare nuove occasioni nella vita, la casa ha un rapporto “osmotico” con noi e la nostra vita.

* Osservare l’ordine: riordinare è fare chiarezza mentale, e lasciare “spazio” a pensieri nuovi e situazioni nuove (vedere come è l’armadio, quanti vestiti non usiamo più, quanti oggetti, vedere il ripostiglio attiguo quante cose sono da togliere ecc.)

* Osservare i locali e il loro referente inconscio: la soffitta disordinata ed abbandonata avrà ripercussioni con il nostro rapporto creativo e futuro, una cantina costipata manterrà fermo il passato.

Secondo i principi d’armonizzazione del corpo rispetto al riposo bisognerebbe:

* Non si può parlare di sonno profondo se prima non si svuota il corpo dalle tensioni, un corretto rilassamento deriva da una corretta tensione, bisogna ricercare di creare un rapporto corretto della respirazione che diventi diafframmatica, facendo aumentare così la profondità del respiro portandolo da corto e alto a profondo e lungo.

* Talvolta si arriva a casa “stanchi” ma in realtà si è solo stressati mentalmente ma non stanchi fisicamente, quindi è fondamentale un’attività psicofisica mirata, che “allunghi il respiro” e quindi aumenti una condizione interna di stabilità e calma, dico mirata perché non basta fare semplicemente sport senza una componente di ascolto consapevole degli stati d’animo (ogni attività sportiva poi è spesso sbilanciata e influenza il corpo e la psiche in funzione dello sbilancio o dell’ambiente in cui ci si trova).

* Arieggiare le stanze prima di dormire: ricambio e purificazione

* “Alimentarsi” bene prima di dormire: televisore fino ad una certa ora (darsi un ora di silenzio o di calma mentale prima di addormentarsi).

* Non lavorare fino a tardi (con i pensieri che ti addormenti così ti alzi).

* Non mangiare pesante di sera.

Secondo la Geobiologia bisognerebbe:

* Togliere oggetti che emettono i campi tecnici: televisore, radiosveglia a filo, cellulare, computer ecc.

* Controllare lo stato geopatico della stanza: falde, faglie (sotterranee) e reticoli (Hartmann, Curry) che immettono radiazioni nella camera compromettendo molto la salute e il sonno (questi campi si rilevano soprattutto per mezzo di controlli biofisici radioestesici).

Secondo la Bioedilizia bisognerebbe:

* Mettere attenzione al tipo di materiali usati nella camera e negli arredi: vernici, collanti tessuti, isolanti, forati, malte, cemento armato: la biedilizia suggerisce un’insieme di materiali non inquinanti, non tossici è più rispettosi della salute e dell’ambiente